Un gruppo di esperti incaricati del ministro dell'Interno emette la sentenza positiva sulla cannabis

LONDRA "ASSOLVE" LA MARIJUANA:
"Fa meno male delle sigarette"

La legge forse sarà modificata già il mese prossimo:
la detenzione rimane reato ma non comporta l'arresto


LONDRA - "La marijuana dà meno assuefazione delle sigarette e dell'alcol": la commissione governativa britannica sull'abuso della droga spezza l'ennesima lancia di questi tempi in favore delle droghe leggere e propone di riclassificare la cannabis nella categoria B, la stessa degli steroidi anabolizzanti e del valium. "L'azione cardiovascolare della marijuana - spiega il rapporto - è simile agli effetti dell'esercizio fisico e probabilmente non pone rischi significanti alla salute degli adolescenti e dei giovani adulti".

Gli esperti medici ai quali il ministro dell'Interno David Blunkett aveva chiesto di studiare i pro e i contro di un ammorbidimento della legge sulle sostanze illecite ribaltano dunque la concezione medica della marijuana e sostengono che l'assunzione di cannabis potrebbe fare addirittura bene alla salute. Solamente se associata allo spinello, quindi all'assunzione mista a tabacco e carta, senza un vero e proprio filtro come quello delle sigarette, la cannabis ha un effetto negativo - spiega il rapporto - non tanto su neuroni e cervello quanto sul fisico in generale, perché lo spinello è più cancerogeno della sigaretta. Per il resto, "l'uso della marijuana non è associato a gravi problemi di salute in singoli individui o nella società".

Blunkett aveva annunciato l'intenzione di riclassificare la marijuana - l'uso personale con le nuove norme rimarrà un reato ma non comporterà l'arresto - nell'ottobre dell'anno scorso, a condizione, aveva detto, che il progetto fosse approvato da una commissione di esperti. Il via libera della commissione porterà a una modifica della legge esistente forse già il mese prossimo e, secondo gli esperti, la mancanza di una pena per l'uso personale non porterà a un aumento del consumo o del numero dei singoli consumatori di marijuana.

(15 marzo 2002)


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