L’odierna produzione di Birra
Pubusa costituisce la più nobile vestigia che un passato glorioso come
quello dell’umanità possa vantare, essendo tramite ideale e legame atavico
direttamente riconducibile alla raffinatissima civiltà egiziana.
Il primo esponente della dinastia Pubusa fu infatti il celebre Barusone
REX Pubusorum I coraggioso condottiero nonché capo delle guardie armate
personali di Ramses II .
Proprio per dare coraggio ed infondere spregio del pericolo nei valorosi
animi dei suoi soldati, Barusone Pubusorum inventa LA BIRRA che oggi
tutto il mondo beve, e ne lancia anche la prima campagna pubblicitaria:
Birra PUBUSA: E’ un faraone chi ne ABUSA ! Felicissima campagna d’incredibile
successo, grazie anche al testimonial d’eccezione: Ramses II in persona,
gentilmente prestatosi per una foto in cui compare ubriaco fradicio
abbracciato ad un cesso egiziano. Purtroppo la foto ed altri importanti
documenti sono andati smarriti nell’alto medioevo, però sopravvive qualcosa
di quella indimenticabile stagione dell’umanità. (Vedere
foto 1)
Disgraziatamente la mollezza dei costumi e le naturali tendenze autodistruttive
degli adolescenti egiziani portarono i successori di Ramses II ( morto
di cirrosi ) a dichiarare illegale la bevanda, mandando in crisi tutto
il sistema produttivo Pubusa
Seguì un duro periodo di licenziamenti e lotte operaio, finite spesso
in un lago di birra.
L’ultimo documento sopravvissuto all’oblio dei millenni ci mostra proprio
i balocchi ed i passatempi più diffusi nell’infanzia egiziana (Vedere
foto 2):
lo spinello di Hashish, lo specchietto di vetro ( uno degli ultimi ritrovati
della tecnologia fenicia) usato per le piste di cocaina, e l’immancabile
bottiglia di birra Pubusa.
Purtroppo l’impero Romano, con lo squilibrato amore per il VINO, causerà
gli anni più bui della birra PUBUSA, peggio perfino che nel medioevo!!!
Ricerche storiche e redazione by:
Ivaz il terribile
Edizioni : ARTIFICIERI © 1999-2000
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