Arrangiamento di Ivaz©
Lo sfaticato Carloforte,
Ilbono del paese, dopo tanto Ozieri,
decise i recarsi in campagna a Cuglieri
Nuxis, anche per destarsi un po' dal
suo Torpe'. -
Buongiorno, mi Portoscuso per il disturbo,
ma è da Jerzu pomeriggio che
la osservo, l'Aggius Castiadas bene,
e trovo che sia un Orroli che lei se
ne stia qui a lavorare tutta Solanas
come un cane
La ragazza, Chiaramonti, si sentì inizialmente un po' con le spalle al Muros per questa proposta improvvisa, ma alla fine non riuscì a dirgli Gonnosnò e accettò volentieri. Allora il giovane andò a chiedere il consenso alla famiglia della sua nuova ragazza, che era una famiglia importante con una grande casa proprio al centro de Las Plassas del paese. Il giovane arrivò timoroso e Buddusò due volte alla porta, e finalmente venne ad aprire l'anziana Mamoiada della ragazza. - Buongiorno, chi siete Gavoi ? - Sono Carloforte Asuni e mi Mandas il cuore: verrei chiederle in sposa sua figlia. Posso entrare? - Ma Simaxis! Entri pure e si Sedilo! Le domando, cosa avete da offrire per mia figlia? - C'ho una Villamar, e un buon lavoro per cui mi sto per comprare la macchina Dolianova . Per me sua figlia sarà come una regina a cui offrirò SanVito e alloggio nella mia splendida manSardara! - Allora Sìsini, come no! Mi pare una cosa Santa Giusta! Ma prima una domanda all'interessata: tu figliola mia, sei innamorata? - Abbasanta d'altronde è così Norbello, così Bono anzi proprio unu Figu! E se anche sarà il mio Decimo ragazzo, quest'anno, a lui donerò definitivamente la Giave del mio cuore! A questo punto anche il Padru, fino a quel momento Setzu al caminetto in silenzio, si ritenne soddisfatto, e Posada la bottiglia che stava sorseggiando, non potendo dar loro Tortolì, concesse il proprio assenso. E
fu così che allora che si organizzò il matrimonio. Quando furono di ritorno trovarono pronta una bella festa a sorpresa, organizzata nella Domusdemaria, che era veramente una Villagrande, situata nell'antico Burgos, dove tutti gli amici si recarono a Ballao e bevvero una Bottidda di Nuragus e più di un Sorso di Villacidro. Così
si ubriacarono tanto che qualcuno uscì di Sennori,
e non smise più di fare chiasso tirando fino alla Terralba. Allora l'anziana Mamoiada disse: "San Sperate poco poco prima di andarvene, vi faccio una benedizione che San Gavino vi protegga e vi dia Sanluri e prosperità! Che la vostra gioia Siamaggiore sempre più E ricordate: sia Lodé a San Teodoro!" E fu così che si coronò il loro sogno d'aMores e vissero Benetutti e coddendi... |