LA MARMILLA

Nella Sardegna centro-meridionale, a cavallo del confine che separa la provincia di Cagliari da quella di Oristano, c'è una zona chiamata "Marmilla", dove spicca incontrastato il colle di Las Plassas, famoso per la sua forma mammellare, che a quanto pare avrebbe dato il nome al territorio circostante.

Questo colle, ora sovrastato da delle rovine, aveva in antichità al suo apice un capezzolo gigante (vedi foto in basso), attraverso il quale Madre Natura dava nutrimento a tutti i Sardi.
Il flusso di latte che sgorgava da quest'enorme "simingioni" era così generoso che il surplus veniva usato dagli antichi per produrre formaggi di vario genere (il più famoso al tempo era il Precoddino stagionato) e altre bontà caserecce (in inverno il latte veniva lavorato insieme alla neve purissima, raccolta sulla sommità del Gennargentu, fino a formare un buonissimo gelato al gusto di fiordilatte, noto ai più come la "Poppa del Nonno").
Ma le cose belle, si sa, prima o poi finiscono...

I Sardi iniziarono a comportarsi non tanto bene, personalmente o attraverso degli amministratori locali molto interessati ai soldi e poco attenti al paesaggio (permisero ad esempio scempi edilizi nelle coste e nell'interno, trasformarono territori bellissimi come l'isola della Maddalena in basi militari straniere, rovinarono spiagge uniche come il Poetto, la cui sabbia non tornerà più bianca...).
Madre Natura, in risposta, si incazzò come una belva e fece esplodere il suo capezzolo prodigo, costringendo i sardi alla pastorizia per compensare alla perdita economica.

Questa storia ci insegna che, seppur non si deve piangere sul latte versato, non bisogna neppure "cagarci sopra"... rispettiamo la natura!!!

 

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