Il festival propone gruppi
italiani di un certo rilievo su cui però spiccano gli Ebola, formazione
insediatasi nel panorama metal italiano già da due anni.
Il gruppo, headliner della seconda serata,
propone i propri pezzi con una intensità, una precisione ed una potenza
che lasciano sbalorditi pubblico (sempre in perenne movimento), giornalisti
ed addetti ai lavori. Gli ormai classici pezzi (Ebola, Cancro, D.T., Obiettare,
Struppiarì) ed i meno classici (Massa Violenta) vengono affiancati da
due nuove produzioni, una cover (I Abstain dei Napalm Death) ed un pezzo
nuovo (Affora Sa Nato), nel quale sono ripresi dei temi cari agli indipendentisti
sardi ai quali gli Ebola affermano di appartenere.
Il gruppo composto da Cannella, Stecco,
Spinacina e Cubierto è osannato dai 7.000 del pubblico che chiedono tre
bis in cui i quattro propongono tre diverse covers: Drug Me dei Sepultura,
More Bronze Than Bronze
(con la partecipazione straordinèria di Ricky Dee) versione rivisitata
dei White Zombie, Inner Incineration dei Napalm Death e Jesus Depth dei
Suffocation, prima di congedarsi dal pubblico, anch'esso ormai sfinito
per il continuo mosh.
(Seguono le recensioni degli
altri gruppi che omettiamo)
(Carlo Pedersoli)
Anche
tu eri al concerto o vuoi dire la tua agli Ebola? Scrivici, cliccando
sull'immagine qua sotto

|