Chegue Vargiu I è uno dei maggiori esponenti delle lotte sarde alla ricerca dell'indipendenza dall'invasore straniero. Capostipite di una stirpe di rivoluzionari, nacque nel lontano XI sec. A.C. e fin da piccolo si mise in mostra per la sua prestanza atletica, il suo coraggio e la sua conoscenza delle tattiche di guerriglia. I primi a fare le spese della sua determinazione furono i fenici che, giunti in Sardegna credendo di farla da padroni, decisero di impedire alla popolazione di produrre e consumare la famosissima Birra Pubusa (la cui fabbrica si era trasferita da poco nell'isola dall'Egitto). La rivolta fu condotta in modo veloce e preciso e gli invasori furono prima costretti a rinunciare ai loro propositi in materia birresca, poi addirittura fatti indietreggiare sul campo di battaglia. Le armi più possenti in mano di Chegue Vargiu erano sicuramente l'agilità, lo spirito di osservazione, la conoscenza dei luoghi ed il rapporto con la natura. Cronache del tempo raccontano infatti che utilizzava tutti i mezzi che la natura stessa gli metteva a disposizione per perseguire i suoi fini. Celebre è rimasta la battaglia che si svolse nell'attuale Villamassargia, in cui i fenici furono respinti grazie alle immense palle di sterco che i guerrieri gli lanciarono in faccia. Ma la svolta delle lotte di Chegue Vargiu rimarrà sempre la battaglia di Macchiareddu, in cui costrinse i fenici a risalire velocemente sulle proprie navi ed a fuggire utilizzando un animale che, per motivi che sfuggono alla scienza, già popolava quegli stagni, il Fenicoddero. Gli uccelli furono utilizzati a mò di ariete per trapassare gli invasori. Il cronista e naturalista Pinuccio Porceddu (XI-X sec. A.C.) ricorda con grande stupore di aver avvistato un numero imponente di Fenicoddere che per poco non fecero fallire i piani di Chegue frapponendosi tra i loro simili maschi ed i fenici. Chegue Vargiu I morì gloriosamente all'età di 97 anni dopo aver portato più volte il suo popolo alla vittoria contro gli invasori. Qui sotto mostriamo una foto che cattura il guerriero a riposo davanti allo stagno di Macchiareddu dopo la famosa battaglia testè illustrata. |