ECCO L'ARTICOLO COMPARSO L' 8 FEBBRAIO 2003 SUL SITO INDYMEDIA ITALIA

GLI AFFARI DI BERLUSCONI IN SARDEGNA

COSTA TURCHESE AFFARE DI FAMIGLIA E' DI MARINA, QUINDI DI SILVIO

OLBIA. Scende in campo lei, ora. Il nome (Marina) è quello giusto, trattandosi di un villaggio con un porto mica da ridere. Sul cognome (Berlusconi), poi, c'è poco da stupirsi: Costa Turchese è sempre stata cosa loro, un affare di famiglia. Passa da zio Paolo alla nipote, quindi a papà Silvio, lo spicchio di Sardegna un tempo chiamato "Olbia 2", che poi ha cambiato nome, mutuandolo dal colore di un mare per innamorati.

La notizie sono almeno un paio, e non manca qualche aspetto inedito.
La società "Edilizia Alta Italia", cui fanno capo i terreni di Costa Turchese (a sud di Olbia, confinanti con la frazione di Murta Maria), è stata venduta alla "Finedim Italia", un'immobiliare milanese controllata dalla Fininvest, che poi sarebbe la holding di Silvio Berlusconi guidata dalla figlia Marina, vicepresidente operativo della società da quando il padre è in tutt'altre faccende infaccendato.
Per far cassa, o chissà per quale altro motivo, a vendere il pacco di maggioranza della "Edilizia Alta Italia" è la "Paolo Berlusconi finanziaria", che la controllava indirettamente e che detiene quasi il 60 per cento della Sep, editrice del "Giornale".

Questo significa che Paolo Berlusconi non ha mai abbandonato l'idea di realizzare il borgo turistico, nonostante i molti anni trascorsi (quasi 23) da quando per la prima volta il progetto fu presentato alla giunta di sinistra allora guidata dal socialista Mario Cocciu dallo stesso Silvio Berlusconi e da Fedele Confalonieri. Qualcuno infatti aveva ipotizzato, senza
disporre di prove certe però, che il fratello del premier avesse alienato anche quelle proprietà nel momento in cui decise di cedere alcune società che si occupavano di edilizia al gruppo Tronchetti Provera.
«No - commenta il sindaco di Olbia Settimo Nizzi -, Paolo Berlusconi ha sempre creduto che prima o poi la questione si sarebbe sbloccata e anche di recente si è fatto avanti con noi, come io stesso ho ricordato proprio alla "Nuova Sardegna" in occasione della conferenza stampa di fine anno, quando si è parlato di importanti interventi nel nostro territorio. Paolo sa che il nostro interesse nei confronti di Costa Turchese è sempre vivo».

Ora lo sarà ancora di più, c'è da immaginare. Sarà Marina Berlusconi, infatti, a trattare con un'amministrazione comunale non certo nemica e con la maggioranza che governa la Regione (neanche questa ostile al Cavaliere) per arrivare alla firma dell'Accordo di programma, strumento indispensabile per poter costruire anche uno solo degli oltre 400mila metri cubi previsti nell'ultima stesura del progetto da almeno 500 milioni di euro che prevede l'edificazione di alberghi, residenze, campi da golf e una Marina (appunto) da 500 posti barca.
E a proposito di porto turistico, si potrebbe immaginare un continuum tra quello di Costa Turchese e l'altro, un po' più a nord, che l'immobiliarista-editore Sergio Zuncheddu (socio della moglie di Silvio Berlusconi nel Foglio) intende realizzare dopo aver ottenuto il via libera definitivo da parte del comune di Olbia.

 

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