Si tratta di una delle personalità di spicco degli anni '60 in ambito investigativo. Comunemente riconosciuto per la cinquecento
scagareddata con cui girava in città, Magnum ha sempre svolto il suo compito
in modo integro e senza collezionare mai alcuna sconfitta o, comunque,
senza lasciare un caso irrisolto. La sua impresa certamente più celebre
è l'assalto sventato alla
Banca Nuragica del Logudoro che ebbe luogo il 27-04-1968 da parte
di un'organizzazione di banditi dell'interno, finalizzata alla sovvenzione
delle loro attività illecite. Le sue passioni riguardavano prevalentemente
il campo natruralistico. In casa, più precisamente nello stagnetto presente
nel suo giardino, possedeva dei rarissimi esemplari di colibrì (i conch''e
mi', caratterizzati dalla testa a fungo), di fenicodderi siamesi (uniti
nel membro che assumeva dimensioni stratosferiche) e di pernici sarde
dell'interno, la cui vulva era il posto preferito in cui metteva il manzo. La sua vita però si spense il 30-09-1986 quando, per un banale errore di valutazione, si recò allo stagno di Molentargius e, entrato in acqua mise in azione la sua formidabile mazza per imitare il fenicoddero e per non scivolare. Fu inghiottito dalla vagina della terribile fenicoddera masticatoria, specie che raramente si reca a Cagliari, che lo divorò in pochi secondi, lasciando in vita solo la leggenda del valoroso Magnum |
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